Sono chiamate trazioni vertebrali le manovre terapeutiche esercitate sulla colonna vertebrale da forze che agiscono nel senso del suo asse e in senso contrario a quelle che sono esercitate dal peso, al fine di aumentare leggermente e progressivamente la distanza dei piani vertebrali. Per ottenere questo risultato bisogna impiegare in genere una notevole forza traente in modo da superare la resistenza di muscoli paravertebrali che si oppongono fisiologicamente all’ingrandimento dello spazio intervertebrale. Queste manovre vengono effettuate impiegando tavoli speciali su cui il paziente viene sdraiato Quando i risultati sono buoni, è utile ripetere ogni tanto le trazioni vertebrali come “”terapia di mantenimento”". Le trazioni vertebrali sono molto efficaci nelle lombaggini acute, per le quali bastano talora due o tre sedute; devono però essere applicate al segmento in causa e venir praticate sotto controllo medico. Per le lombalgie acute occorrono un certo numero di sedute, che aumenteranno nel caso in cui si tratti di forme croniche. Anche le sciatalgie e molte cervicobrachialgie (v. torcicollo, etc.) possono trarre vantaggio dalle trazioni.
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