Il colpo di frusta è un evento traumatico che interessa il rachide cervicale. Nella maggior parte dei casi insorge in seguito ad una brusco movimento del capo che supera i limiti fisiologici di escursione articolare. Il meccanismo lesivo è tipico degli incidenti automobilistici, soprattutto di quelli in cui il veicolo subisce un tamponamento violento.
Si può guarire dal colpo di frusta?
I fattori che entrano in gioco durante un incidente sono talmente numerosi da richiedere trattamenti terapeutici differenti per ogni singolo caso. Se l'impatto è stato piuttosto violento, è bene riferire sintomi e dinamica dell'incidente ai sanitari che provvederanno ad effettuare esami diagnostici come radiografie e TAC per evidenziare l'effettiva entità delle lesioni.
Dato che molti sintomi compaiono solo dopo diverse ore dal trauma si consiglia di rivolgersi preventivamente al pronto soccorso più vicino anche in assenza di dolore. Solo una visita specialistica potrà così diagnosticare la reale entità del colpo di frusta e prescrivere le terapie più opportune. Inizialmente il riposo è il mezzo di guarigione più efficace. In questa fase andranno limitati al massimo i movimenti del collo e della testa. Spesso il primo provvedimento preso dal medico è proprio quello di applicare il collarino, che con la sua azione di sostegno protegge il tratto cervicale sia da movimenti incongrui sia da sollecitazioni di altro tipo. I medicinali più utili per curare il colpo di frusta sono quelli con azione antiflogistica, antidolorifica e miorilassante (FANS). Nel caso in cui il dolore interferisca con il riposo notturno o crei ansietà vengono prescritti anche farmaci tranquillanti e sedativi.
Terminata la fase acuta del trauma, più o meno dopo dieci-venti giorni, l'utilizzo di farmaci e collare viene abbandonato definitivamente. A questo punto del processo riabilitativo vengono invece introdotte terapie fisiche. A dire il vero dato che l'effetto benefico di alcuni trattamenti è valido anche nella fase acuta, c'è chi consiglia di sottoporsi a queste terapie già dopo poche ore dal trauma.
Si tratta tuttavia di operazioni piuttosto rischiose, soprattutto se eseguite da un persona con scarsa esperienza.
D'altra parte è anche vero che un riposo eccessivo tende a ritardare la guarigione cronicizzando i sintomi. Un uso prolungato del collarino, per esempio, inattivando di fatto l'azione della muscolatura la rende del tutto inefficace a fronteggiare le sollecitazioni a cui sarà sottoposta in mancanza del sostegno artificiale.
Le terapie fisiche grazie al loro effetto analgesico e curativo sono utili per accelerare il processo di guarigione. Tra i mezzi più diffusi ricordiamo la Tecarterapia, l'elettroterapia, la laserterapia, la chinesiterapia ed i massaggi decontratturanti. Aumentando l'afflusso di sangue nella regione, tutti questi trattamenti consentono di riguadagnare la salute perduta in tempi molto brevi.
Solo figure professionali qualificate, in possesso di specifici attestati e di un notevole bagaglio di esperienze, sono infatti in grado di personalizzare la terapia adattandola al singolo caso e tenendo conto di eventuali alterazioni strutturali preesistenti.
Seguire un percorso riabilitativo dopo un colpo di frusta è di fondamentale importanza perché assicura un recupero migliore dall'infortunio. In assenza di tale accorgimento il dolore potrebbe cronicizzare, aggravarsi o comparire anche dopo diversi mesi creando notevoli disagi al paziente.